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Ciao a tutti!
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Onore al merito di Marisa Grande autrice di questo interessantissimo articolo e del suo bellissimo sito
SCENARIO SISMO-TETTONICO NELL’ITALIA MERIDIONALE
Le vibrazioni elettromagnetiche generano terremoti secondo la dinamica ad “armonica sei” prevista dalla teoria delle celle geomorfologiche circolari e modulari.
- La cella-base del sistema di celle geomorfologiche circolari che interessa l’Italia meridionale corrisponde a quella del Monte Marsili, il vulcano sottomarino del Tirreno meridionale.
- Il Monte Marsili imprime alla propria cella una forza di espansione che determina vulcanismo, attività sismica, attivazione di faglie, crolli costieri, frane, smottamenti…, contribuendo, in tal modo, alla configurazione geografica del territorio dell’Italia meridionale.
- Sulla circonferenza-base della cella geomorfologica del Monte Marsili si collocano, in forma di anello di fuoco, i vulcani attivi e non: Vesuvio, Vavilov, Ustica, Monte Altissimo (Enna), Aspromonte, M. Pollino.
- I sei vulcani costituiscono i vertici di un esagono regolare inscritto nella cella del Monte Marsili e sono, a loro volta, centri magnetici di sei celle geomorfologiche che intersecano la centrale.
- Dalla interazione geografica ed energetica delle aree circolari deriva un sistema modulare di celle geomorfologiche in espansione, che s’intersecano con regolarità geometrica e interagiscono tra loro.
- La forza di espansione impressa dai centri di ogni cella si diffonde secondo circonferenze concentriche vibranti, attive per elettromagnetismo irradiato dagli stessi centri geomagnetici.
- I luoghi sui quali si scarica tale energia sono soggetti ai terremoti per l’interazione, in concordanza di fase, di più circonferenze elettromagnetiche appartenenti a celle distinte.
- La distribuzione dei terremoti tra celle è regolata dalla forma geometrica che descrive il modello detto “frattale di Mandelbrot”. Secondo tale modello due terremoti che avvengono in due celle distinte sono correlati per mezzo di un punto di tangenza tra una circonferenza di una cella e una circonferenza dell’altra, proporzionali tra loro.
Ne deriva che se il terremoto dell’una si colloca su una circonferenza di ampio raggio, necessariamente quello dell’altra cella si colloca sulla circonferenza di raggio minore e proporzionale a quello della prima (e viceversa).
| Tag celle geomorfologiche, correlazione tra terremoti, terremoti nel Matese, vibrazione sismica ad "armonica sei" | Lascia un commento. -
Nakys.
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