Messaggi da un'Altra Dimensione

Votes taken by Giuseppeco.

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    Ciao, rileggendola adesso ricordo la finale del 6 giugno tra Juventus e Barcellona a Berlino.

    Era talmente poco pronosticata la presenza di una squadra italiana in finale di Champions League che la nostra Federazione Italiana Giuoco Calcio aveva fissato per il 6 giugno la finale di Coppa Italia, e una volta arrivata la Juventus in finale ciò ne a reso necessario l'anticipo al 20 maggio scorso.

    CITAZIONE (toninod @ 5/5/2015, 15:59) 
    https://messaggialtradimensione.forumfree.it/?t=66071265


    rileggendola per la milionesima volta, potrebbe essere non una partita dell'italia, ma di una squadra italiana ('Partita della squadra dell’Italia').

    e poi:

    'Restano a due a due (oppure sue a due) per la partita' : che siano le due semifinali?

    'Se manca poco all’evento lo vedranno anche loro. Certo. Mentre per la partita è ormai tardi.' : che l'evento di cui si parla non sia una scossa sismica?



    off topic:Oggi mi é tornato in mente un sogno fatto qualche settimana fa...il mio caro papà defunto mi prende la mano e su essa leggo i numeri 2-1-9 e 4-5 (ho giocato al lotto, non ho vinto:-)) e la parola 'caivano'.

    Il sogno lo ricordo bene, perché ho avuto proprio la sensazione di sentire la sua mano..


    ciaoo


    Edited by giuseppeco - 3/6/2015, 22:52
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    Tra le regole del Forum aggiungerei anche quella di non copiare.. Chi ha orecchie per intendere intenda
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    Ciao, secondo me nella ultima canonizzazione dei due papi la figura di Papa Giovanni XXIII e rimasta secondo me ingiustamente abbastanza in ombra, tento minimamente di rimediare pubblicando in questa discussione il suo discorso fatto alla apertura del Concilio Vaticano II

    www.vatican.va/holy_father/john_xxi...council_it.html
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    Io Facebook non lo ho ma e una bella idea per chi lo ha!
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    Una idea forse pericolosa? Ecco un file da leggere di cui pubblico l'introduzione

    www.istitutotecnicoacerbope.gov.it/...20terremoti.pdf

    1. INTRODUZIONE
    L’idea del progetto, tema del presente lavoro, può considerarsi come la sintesi di riflessioni di natura diversa di fronte al drammatico evento sismico che ha colpito lo scorso anno la nostra regione.
    Una volta superato il dolore e lo sconforto è prevalsa in ciascuno una volontà propositiva, sia sotto l’aspetto della ricostruzione del territorio che quello socio-economico e culturale. Certamente, è per tutti chiaro che bisognerà ripartire dalla predisposizione di rigidi criteri antisismici, posto che attualmente non è possibile la previsione di tali eventi, e dalla applicazione di soluzioni eco-compatibili che si pongono oggi di pressante attualità. Da queste premesse trae spunto la nostra riflessione estendendosi a tematiche e problematiche solo in apparenza da esse distanti, come l’inquinamento ambientale nonché l’individuazione e il possibile sfruttamento di fonti di energia alternative e rinnovabili che in parte sono già state individuate nell'energia solare, nell’energia eolica, nell’energia geotermica.
    Il nostro lavoro muove, dunque, da una riconsiderazione dell’evento sismico non più inteso come forza distruttiva ma come un evento naturale capace di generare dal movimento tellurico una ingente quantità di energia in pochi minuti, pertanto una risorsa energetica da poter sfruttare a beneficio dell’Uomo.
    Perciò, svolte le dovute ricerche, possiamo immaginare la realizzazione di un impianto in grado di trasformare energia sismica in energia elettrica. Considerando che la sua eventuale realizzazione comporti un notevole dispendio economico, bisognerà valutarne la collocazione in determinate aree geografiche che rispondano a certi criteri, quali l’alta attività sismica, la frequenza degli eventi, l’orografia del territorio, l’impatto ambientale, etc.. Abbiamo perciò fatto un’analisi delle mappe sismiche del mondo (dati rilevati dal sito www.heartquake.usgs.gov) negli ultimi otto anni, dal 2002 al 2009, elaborando una lista dei Paesi in cui è stato registrato il numero più alto di eventi sismici d’intensità superiore al quinto grado di magnitudine della scala Richter in un anno. E’ emerso che i paesi a più alta frequenza di terremoti importanti risultano:

    1. L’Indonesia;
    2. La Cina;
    3. Il Giappone;
    4. L’Iran;
    5. La Turchia;
    6. L’India;
    7. Gli Usa;
    8. La Grecia. ( segue poi nel link )

    Pubblico anche come contraltare un altro documento dell'Ingv

    www.ingv.it/ufficio-stampa/stampa-e...sottosuolo/view

    Uno studio scientifico propone un metodo per il monitoraggio del rischio derivante dalla sismicità indotta dallo sfruttamento geotermico del sottosuolo"

    16/01/2013

    L'esplorazione del sottosuolo finalizzata alla produzione di energia tramite lo sfruttamento del calore interno della terra (l'energia geotermica), ha comportato in alcuni casi un aumento del rischio sismico. Infatti, nel corso di operazioni relative al pompaggio o all'estrazione di fluidi geotermali sotterranei, si sono verificati terremoti medio-piccoli.
    Uno studio condotto da Vincenzo Convertito, Nils Maercklin, Nitin Sharma e Aldo Zollo e pubblicato su Bulletin of the Seismological Society of America, esamina questi problemi relativi a un campo geotermico noto come "The Geysers", localizzato nel nord della California e sfruttato sin dagli anni '60.
    In questo campo i fluidi del serbatoio principale raggiungono una temperatura di 235°C e sono intrappolati sotto uno strato impermeabile di roccia tra uno e tre chilometri di profondità. Come riportato da studi precedenti, si è notato che quando iniziò l'estrazione del fluido geotermico per creare elettricità, la cosiddetta sismicità indotta aumentò sensibilmente, crescendo di pari passo con l'intensificarsi dello sfruttamento. Recentemente, nel periodo di Aprile 2007 - Ottobre 2010, sono stati registrati ben sette terremoti, in questa area, di magnitudo uguale e superiore a quattro.

    Lo studio condotto dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dall'Università di Napoli, fornisce uno strumento che permette di valutare gli effetti della sismicità indotta dallo sfruttamento geotermico e di valutare come la pericolosità vari nel tempo in funzione delle attività industriali, quali iniezioni o emungimento di fluidi. La tecnica proposta nello studio si basa sull'analisi in continuo, nel tempo e nello spazio, dei parametri utilizzati per la valutazione della pericolosità sismica. Nello studio si evidenzia infatti come la variazione di uno o più parametri possa portare ad una variazione sia della probabilità di avere eventi potenzialmente più dannosi che della pericolosità sismica, richiedendo quindi agli operatori una ri-calibrazione delle operazioni di campo. La tecnica permetterà di studiare la sismicità indotta, oltre che nel caso dello sfruttamento delle aree geotermiche, anche relativamente all'estrazione di idrocarburi e all'immagazzinamento di anidride carbonica.
    Ufficio Stampa INGV

    Edited by giuseppeco - 24/4/2014, 13:04
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    Auguri Lory!!! E grazie di tutto quello che hai fatto e che fai!!!
    Giuseppe
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    Ciao! Tre notizie da leggere in successione e su cui meditare

    La prima in Italia non se ne è parlato nei grandi mezzi di comunicazione di massa, e stato provocato da una frana ma segnala un pericolo che può colpire anche quelle terre

    www.centrometeoitaliano.it/norvegia...o-tsunami-8637/

    La seconda uno tsunami storico di 8.000 anni fa in Norvegia e paesi affacciati nel mare del nord..

    https://pianetablunews.wordpress.com/2012/...-mare-del-nord/

    La terza dei giorni nostri...

    www.fondazionecdf.it/index.php?modu...article&id=2318

    Basta fare 1 più 1 più 1, il fracking non è solo in terra ma anche in mare con l'eccessivo sfruttamento delle risorse ed estrazione di gas e petrolio dalle sacche sottomarine si possono verificare disastri, e oggi il 4.5 in Cornovaglia e soprattutto il 5.0 davanti la Groenlandia devono fare pensare
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    Buonasera, spesso quando si parla di vita aliena si immagina che possa essere molto lontano da noi, eppure da tanti segnali e da tante fonti in realtà appare come forse sia molto più vicino di quello che si immagina comunemente, già nel nostro sistema solare, come minimo...

    www.disclose.tv/forum/seti-and-nasa...ede-t41298.html

    Da notare inoltre questi due articoli sul sito della BBC e di Repubblica dove si parla dell'oceano di acqua salata di Ganimede, entrambi del 2000, son già velocemente passati quattordici anni dalla fine del vecchio millennio o dall'alba del nuovo!

    http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/1074692.stm

    www.repubblica.it/online/cultura_sc...er/jupiter.html
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    Ciao una notizia dagli USA

    http://www.centrometeoitaliano.it/strani-t...o-mistero-8965/

    La popolazione avverte dei suoni e tremori ad Ocean City, nessuno si spiega cosa siano.
    I Sismologi stanno lavorando per determinare l’origine delle scosse di terremoto segnalate dai residenti di Ocean City (Maryland) prima di mezzogiorno di Giovedì 6 Febbraio. Ecco cosa riportano le autorità: “Abbiamo ricevuto dei rapporti riguardo ad alcune persone che udivano strani tremori, dozzine di chiamate provenienti da tutta la città” Ha detto una portavoce della polizia di Ocean City.

    Nessun sismografo ha registrato terremoti superiori a magnitudo 2.5, afferma il direttore Richard Ortt della Geological Survey. In contemporanea sono stati uditi anche dei suoni, o vibrazioni. I geologi ed i sismologi indagano sulla strana vicenda.
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    Ciao un articolo molto interessante su un ritrovamento molto importante che gli archeologi non riescono a spiegarsi e che in alcuni casi non vorrebbero spiegare! Per fortuna invece che nel mondo ci sono archeologi che prendono seriamente e con onesta' il loro mestiere!

    http://pianetablunews.wordpress.com/2014/0...o-di-1500-anni/

    Ecco una parte dell'articolo

    IL MECCANISMO DI ANTICITERA È ESPOSTO AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ATENE
    La sua storia inizia nel 1900. Nelle acque di Anticitera (detta anche Cerigotto in italiano), un’ isoletta greca del mar Egeo, tra il Peloponneso e Creta, alcuni pescatori di spugne fanno una scoperta straordinaria: nel relitto di una nave romana affondata tra il II e il I secolo a.C c’è un tesoro d’arte. Ma tra le statue di marmo, spunta anche unblocco di pietra tutto incrostato. Due anni dopo, mentre esamina quello strano reperto, l’ex ministro della Cultura Spyridon Stais si accorge che si tratta in realtà di un oggetto composto da vari ingranaggi corrosi dall’acqua marina.
    Quelle ruote dentate, ricoperte di iscrizioni, sono parte di un elaborato meccanismo ad orologeria, in origine montato in una cornice di legno. Altri pezzi metallici più piccoli vengono recuperati in seguito nel relitto. Ma per decenni il suo scopo rimanemisterioso. Solo negli anni ’50, il ricercatore Derek J. De Solla Price avanza per primo l’ipotesi che l’oggetto seguisse il ciclo Metonico, un modello di 235 mesi lunari usato nel mondo antico per predire le eclissi.
    Ma la perfezione di questa macchina incredibile e le sue varie, complicate funzioni sono state comprese del tutto solo di recente, grazie ai progressi scientifici. Innanzi tutto gli ingranaggi sono stati fotografati usando una tecnica particolare che espone la superficie a diversi livelli di luminosità: si creano così dei contrasti che rendono più leggibili, come mai in precedenza, le scritte in greco. Poi l’immagine ai raggi-x è stata utilizzata per creare un modello in 3D al computer, che per la prima volta ha rivelato i minimi dettagli di quelle rotelle precise al millimetro.

    Edited by giuseppeco - 2/2/2014, 21:52
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    Ciao a tutti!

    http://synergeticart.wordpress.com/

    Onore al merito di Marisa Grande autrice di questo interessantissimo articolo e del suo bellissimo sito

    SCENARIO SISMO-TETTONICO NELL’ITALIA MERIDIONALE

    Le vibrazioni elettromagnetiche generano terremoti secondo la dinamica ad “armonica sei” prevista dalla teoria delle celle geomorfologiche circolari e modulari.

    - La cella-base del sistema di celle geomorfologiche circolari che interessa l’Italia meridionale corrisponde a quella del Monte Marsili, il vulcano sottomarino del Tirreno meridionale.

    - Il Monte Marsili imprime alla propria cella una forza di espansione che determina vulcanismo, attività sismica, attivazione di faglie, crolli costieri, frane, smottamenti…, contribuendo, in tal modo, alla configurazione geografica del territorio dell’Italia meridionale.

    - Sulla circonferenza-base della cella geomorfologica del Monte Marsili si collocano, in forma di anello di fuoco, i vulcani attivi e non: Vesuvio, Vavilov, Ustica, Monte Altissimo (Enna), Aspromonte, M. Pollino.

    - I sei vulcani costituiscono i vertici di un esagono regolare inscritto nella cella del Monte Marsili e sono, a loro volta, centri magnetici di sei celle geomorfologiche che intersecano la centrale.

    - Dalla interazione geografica ed energetica delle aree circolari deriva un sistema modulare di celle geomorfologiche in espansione, che s’intersecano con regolarità geometrica e interagiscono tra loro.

    - La forza di espansione impressa dai centri di ogni cella si diffonde secondo circonferenze concentriche vibranti, attive per elettromagnetismo irradiato dagli stessi centri geomagnetici.

    - I luoghi sui quali si scarica tale energia sono soggetti ai terremoti per l’interazione, in concordanza di fase, di più circonferenze elettromagnetiche appartenenti a celle distinte.

    - La distribuzione dei terremoti tra celle è regolata dalla forma geometrica che descrive il modello detto “frattale di Mandelbrot”. Secondo tale modello due terremoti che avvengono in due celle distinte sono correlati per mezzo di un punto di tangenza tra una circonferenza di una cella e una circonferenza dell’altra, proporzionali tra loro.

    Ne deriva che se il terremoto dell’una si colloca su una circonferenza di ampio raggio, necessariamente quello dell’altra cella si colloca sulla circonferenza di raggio minore e proporzionale a quello della prima (e viceversa).

    | Tag celle geomorfologiche, correlazione tra terremoti, terremoti nel Matese, vibrazione sismica ad "armonica sei" | Lascia un commento
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    Ciao, stavo riguardandomi con attenzione il disegno postato da Pietra Blu, eppure focalizzandomi bene sulla cartina della Calabria, vedo che il nuovo vulcanetto e davanti Tropea e per la Sicilia si trova davanti Milazzo, oltre che al Marsili quindi penserei di più allo Stromboli, o al risveglio di Vulcano, oppure alla nascita di un nuovo vulcano nell'arcipelago delle isole Eolie, certo che la situazione per questo 2014 si fa veramente preoccupante..

    www.protezionecivile.gov.it/jcms/it...00466BCC2A60CF4
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    Ciao inizio una nuova discussione sullo studio di un altro precursore molto importante dei terremoti, il gas Radon

    In Italia ovviamente il ricercatore più conosciuto è Giampaolo Giuliani conosciuto per l'allarme che diede nei giorni precedenti il terribile terremoto dell'Aquila

    www.fondazionegiuliani.it/

    Su questo metodo che molti cattedratici ufficiali sminuiscono volevo invece segnalare un interessante articolo di archivio del ilsole24ore

    www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...oni-radon.shtml

    Venerdi 27 marzo le macchine cominciano a segnalare un'attività anomala, com'era accaduto nel 2002, alla vigilia del terremoto di S. Giuliano, nel 2003 prima del sisma sui Monti Frentani, nel 2004 ad Ascoli Piceno ecc. I picchi arrivano giovedi 2 e venerdi 3 aprile.

    Le misure effettuate dal tecnico dell'Inaf Giampaolo Giuliani nei giorni precedenti il terremoto dell'Aquila appartengono ad una serie di osservazioni iniziate parecchi anni fa e condivise con i fisici Victor Aleeksenco, direttore negli anni '70 del laboratorio russo underground di Baksan, e Nicola Zaccheo, all'epoca ricercatore alla Caltech University di Pasadena (vedi Il Sole 24 Ore del 10-6-2005):
    risale a otto anni fa, infatti, la messa a punto del primo apparato rivelatore, con cui si decide di analizzare il fenomeno delle emissioni del radon, un gas che si libera dal sottosuolo in particolari situazioni d'instabilità e che si sospetta legato ai terremoti.
    Il fenomeno, va precisato, è già noto da tempo e ben descritto in un lavoro svolto da Chu King per lo U.S Geological Survey.

    Ma la previsione dei terremoti è materia difficile, su cui ci si deve muovere con i piedi di piombo: se si annuncia un terremoto, bisogna anche dire quando, dove, quanto, e una generica stranezza nel comportamento del radon non basta. Anche a voler essere cauti, però, le misure di Giuliani sono tali e tante che un paese ad altissimo rischio sismico dovrebbe prenderlo in considerazione e lavorarci seriamente sopra.
    Tutto si basa su un particolare algoritmo ed un rivelatore di tipo innovativo, derivato dalla Fisica delle particelle, che segnala gli spike-likes, picchi istantanei tipici del radon: picchi che sembra si siano sempre prodotti finora nell'area interessata e nell'imminenza di scosse (poi puntualmente registrate dall'Ingv).

    Non è un caso che di mezzo ci sia la Caen, industria toscana con sedi operative negli Usa, che sui grandi esperimenti di Fisica ha costruito la sua fortuna. La Caen si è occupata per vari anni dell'ottimizzazione del sistema radon e dell'analisi dei dati, sperando di avviare un programma di ricerca con le autorità del settore e di sperimentare la tecnologia su scala maggiore: "La nostra idea –spiega il Presidente Marcello Givoletti- era quella di costruire una rete di sensori nei territori a più alto rischio. Ma dopo anni di lavoro, ci siamo dovuti arrendere: poiché la nostra proposta non aveva seguito, abbiamo deciso di sospendere gli sforzi e gli investimenti, e abbiamo affidato gli strumenti a Giampaolo Giuliani, restando però sempre al corrente dei dati, fino a quelli della scorsa settimana".

    A credere che la strada del radon sia degna di essere percorsa è anche Giacomo Cuttone, che presiede la commissione scientifica nazionale V dell'Infn: "Quello che serve per valutare l'efficacia del metodo e l'efficienza del sistema, è anzitutto una rete in grado di effettuare le misure del radon in continuità e su vasta area, e quindi un team interdisciplinare che integri competenze come le nostre nel campo dei rivelatori, con altre competenze tra cui quelle che fortunatamente il nostro paese possiede in campo geosismologico."

    (*) giornalista scientifica
    DISTI, Distretto dell'Informazione Scientifica e Tecnologica

    Ed una spiegazione più tecnica fatta da uno studio dell'INGV con la collaborazione dell'università di Roma3 e qui i commenti si sprecherebbero ma preferisco passare oltre..

    www.geologi.info/il-radon-come-prec...ews_x_4313.html

    Nuova luce sui meccanismi che determinano la diminuzione e l’aumento del rilascio del gas radon prima di un terremoto grazie ad uno studio firmato dagli studiosi dell’INGV e dell’Università Roma Tre in fase di pubblicazione su Geophysical Reaserch Letters (GRL). Il lavoro spiega che la diminuzione di gas radon può essere il precursore di processi di fratturazione e quindi anomalie negative di rilascio di gas dovrebbero essere considerate indicatrici di imminenti rotture.

    La deformazione e la rottura di rocce durante un terremoto può portare sia alla diminuzione che all’aumento del radon. Come spiegano gli scienziati, è noto che le rocce hanno un contenuto molto variabile di porosità (cioè dei vuoti al loro interno). Quelle rocce, come basalti o graniti ad esempio, che contengono piccolissime quantità di vuoto sottoposte a un carico daranno luogo a rotture con aumento di emissione del radon. Ma in tantissimi casi, sia in aree vulcaniche (basti pensare ai tufi) che in zone di faglia (ad es. arenarie e conglomerati o molte rocce carbonatiche) le rocce contengono un alta percentuale di vuoti, spesso superiore anche al 30%.

    Queste rocce sottoposte a carico “imploderanno” chiudendo inizialmente i vuoti disponibili, fino a che raggiunta una soglia di densificazione critica, si assisterà alla formazione di fratture. In termini di rilascio di gas, come il radon, questo si tradurrà inizialmente in una diminuzione di emissione (meno vuoti, meno spazi per i gas) e soltanto quando si formeranno fratture, che rappresentano nuove ‘vie’ per i gas, l’emissione di radon aumenterà rispetto al suo valore di fondo.

    In conclusione sono stati isolati i meccanismi fisici nelle rocce responsabili della diminuzione e dell’aumento dell’emissione di radon osservati sul terreno prima di eventi sismici o vulcanici. Questo ci permetterà nei prossimi anni di sviluppare un modello per i cambiamenti di emissione di radon osservati e fornire un supporto quantitativo all’interpretazione delle anomalie di questo gas prima di eventi sismici e vulcanici.

    Il Professor Enzo Boschi, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sottolinea che il terremoto è una frattura delle rocce che costituiscono la crosta terrestre. Alla frattura si arriva in seguito ad un lungo processo di deformazione di quella che sarà la zona epicentrale. La deformazione provoca variazioni delle proprietà fisiche e chimiche delle rocce.

    Queste variazioni sono chiamate fenomeni “precursori” perché talvolta precedono un terremoto. Il loro studio è fondamentale per capire come avviare il processo di deformazione. Tale processo è strettamente connesso alla dinamica interna molto energetica del nostro Pianeta. Quindi lo studio dei fenomeni precursori può farci capire come funziona la Terra. In questo senso il lavoro è un progresso fondamentale.


    Fonte: INGV
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    Ciao a tutti!!! 100.000 visite!!! 100.000 battiti di conoscenza e consapevolezza!!! E 100.000 Grazie per questo luogo dove tutti noi ci ritroviamo!!!
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    CITAZIONE (Gegia7e3 @ 20/1/2014, 17:02) 
    Hai anche scritto " NUOVO VULCANETTO". Nel disegno, il nuovo vulcanetto si trova a sinistra mentre il Vesuvio è disegnato a destra.
    Geograficamente, la zona dei Campi Flegrei che fanno pensare ai vulcanetti è ubicata ad Ovest di Napoli e quindi del Vesuvio. Tutto corrisponde...mamma mia!

    E' veramente molto importante questa premonizione e soprattutto da prestarci grandissima attenzione!

    Mi vengono infatti in mente sia l'eruzione del Vesuvio nel 1631 che quella del 1538 del Monte Nuovo nei campi Flegrei per le quali allego documentazione, insieme agli studi di uno scienziato ben poco noti al pubblico..

    www.quicampania.it/terraemotus/monte-nuovo.html

    http://it.wikipedia.org/wiki/Eruzione_del_Vesuvio_del_1631

    www.torreomnia.it/forum/leggi.asp?id=7403

    "È questo un algoritmo che è stato applicato per la prima volta nel 1928 dal professor Giuseppe Imbò, che è stato successivamente Direttore dell'Osservatorio Vesuviano».
    «Applicando il medesimo algoritmo di Imbò, menzionato più sopra, anziché sull'arco di 5-6 secoli sulla scala degli ultimi due millenni, si è trovata una ricorrenza ciclica (strutturata) (figure 3b e 3c) secondo la quale se il Vesuvio ha iniziato un nuovo "tridente" nel 1944, la prossima eruzione dovrebbe avvenire attorno al 2015÷2029. Dall'analisi della morfologia delle eruzioni, si è poi trovato anche che a conclusione o di un "primo" o di un "terzo dente" di ogni "tridente" si è sempre verificata un'eruzione sub-PIiniana. Dato che la prossima eruzione concluderebbe un "primo dente", dovrebbe dunque essere sub-Pliniana. "
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