Acceleratori di Particelle di Muoni ed eruzioni vulcaniche

Una nuova arma?

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    "Mi posi all'opera piu fiducioso che mai convinto che nulla assolutamente nulla avviene a caso nell'Universo" Raffaele Bendandi

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    Pubblico oggi queste mie considerazioni

    ACCELERATORI DI PARTICELLE DI MUONI ED ERUZIONI VULCANICHE

    ЧАСТИЦ УСКОРИТЕЛЕЙ мюонов и извержений вулканов

    MUONI PARTICLE ACCELERATORS AND VULCANIC ERUPTIONS

    Per prima cosa spieghiamo cosa sono i Muoni.
    I muoni sono particelle prodotte dallo scontro delle radiazioni cosmiche provenienti dallo spazio quando entrano in contatto con l'alta atmosfera terrestre, a 15 chilometri circa di altezza rispetto alla superficie terrestre, hanno massa circa 207 volte quella dell’elettrone carica elettrica negativa e sono particelle instabili che vivono 2,2 microsecondi (2,2 milionesimi di secondo ) e viaggiano al 99,92% delle velocità della luce cioè circa 300.000 Km al secondo. Alla fine della loro vita decadono in un elettrone e in una coppia neutrino e antineutrino.
    Tenendo conto della loro velocità dovrebbero quindi potere percorrere solamente 660 metri, ma riescono invece ad arrivare sulla superficie terrestre.
    Infatti, in base alla teoria della relatività di Einstein viaggiando a velocità prossime a quelle della luce si assiste a una dilatazione del tempo che nel caso del Muone e di circa 25 volte la sua vita media, si arriva quindi a un risultato di 16 km circa, ciò gli consente quindi di percorrere i 15 chilometri che lo separano dalla superficie terrestre.
    E il famoso esempio dell’astronauta che viaggiando a velocità prossime a quelle della luce al suo ritorno sulla terra trova suo fratello gemello molto invecchiato mentre lui è rimasto giovane.

    www.astroparticelle.it/presentazione.asp

    http://physicsopenlab.org/2016/01/10/decad...-muoni-cosmici/

    www.lafisica.info/i_muoni_.html

    www.roma1.infn.it/exp/webmqc/Il%...#37;20muoni.pdf

    Parliamo ora brevemente dell’attività solare sulle radiazioni cosmiche che arrivano sulla terra e quindi anche al numero di Muoni che arrivano sulla sua superficie.
    Nel momento in cui sto scrivendo, Luglio del 2017, ci ritroviamo in una fase di bassa attività magnetica solare cosa che sta permettendo a una quantità maggiore di quantità di raggi cosmici di raggiungere il nostro pianeta. Inoltre alcuni fisici solari e astronomi si aspettano che l’attività solare cada bruscamente negli anni a venire, e di conseguenza i raggi cosmici aumentino causando a loro volta una maggiore produzione di Muoni nella alta atmosfera che arrivano poi sulla terra.

    www.focus.it/scienza/spazio/il-sole...olare-al-minimo

    www.palazzosomeda.it/Osservatorio/I...icieilclima.htm

    Queste informazioni ci serviranno più avanti man mano che andrò a completare questo mio articolo.

    Introduciamo ora alcuni studi sulla correlazione tra il numero di Muoni che arrivano sulla terra e l’aumento delle eruzioni vulcaniche sub pliniane e pliniane sulla Terra.
    Come scrivevo in precedenza è dimostrato da molti studi che in presenza di un’alta attività magnetica solare il flusso di particelle cariche dei raggi cosmici galattici che hanno origine al di fuori del sistema solare viene in gran parte respinto dal vento solare
    Mentre noi ci troviamo in questi anni e sembra ci troveremo per molti anni a venire nella situazione opposta di bassa attività solare.
    Cito ora uno di questi studi e vi chiedo di concentrarvi sempre sulle nostre particelle di Muoni.
    “Considerando che il magma ricco in silicio ha una tensione superficiale relativamente alta (circa 0.1 Nm-1), il tasso di enucleazione omogenea è talmente basso che tale magma esiste in uno stato molto supersaturo senza una considerevole dissoluzione [il termine origine è “exsolution”. N.d.R.], anche quando si trova relativamente vicino alla superficie, fra il range di penetrazione dei muoni dei raggi cosmici (1-10 GeV). Questi Muoni possono contribuire alla nucleazione in un magma supersaturo, come documentato da molti autori, studiando una camera delle bolle, via pero dita di ionizzazione. Questa nucleazione, radiazione-indotta, può condurre alla dissoluzione pre-eruttiva di acqua nel magma ricco in silicio.
    Si evidenzia una correlazione negativa fra le eruzioni di magma ricche in silicio e l’attività magnetica del Sole: 8 su 11 eruzioni (periodo preso in esame 1700 2005 D.C.) si sono verificate in un periodo in cui il Sole non è attivo. Tale anti-correlazione suggerisce che le eruzioni di magma ricco in silicio sono innescate dalla nucleazione delle bolle del magma, indotta dai Muoni nei raggi cosmici. Una violenta distruzione della volta magmatica nel canale [eruttivo] si innesca quando il tasso di produzione Jrad, del sito della possibile nucleazione eccede il tasso di estinzione, Qmax”
    Nota Bene, la Nucleazione è uno dei meccanismi attraverso cui può avvenire una transizione di fase, ad esempio il passaggio da stato liquido a solido di un metallo, o nella cristallizzazione il passaggio dallo stato liquido a quello solido cristallino. Un’alta concentrazione di Muoni potrebbe fare espandere il magma iniziando una fase eruttiva in un vulcano.

    http://vulcanonews.blogspot.it/2015/04/un-...imento.html?m=1

    www.palazzosomeda.it/Osservatorio/R...ivulcaniche.htm

    www.meteoservice.net/eruzioni-vulca...-raggi-cosmici/

    Iniziamo quindi a scrivere dell’uso che è possibile fare delle particelle di Muoni in Vulcanologia, in quest’articolo, di cui riporto uno stralcio, si evidenzia come essi possano essere usati per “Radiografare“ un Vulcano vista la loro elevata capacità penetrante. Nella ricerca Italo Giapponese che sto citando viene usato un semplice rilevatore di particelle di Muoni che misurando unicamente quelli che provengono dall’atmosfera non altera in alcuna maniera la misura di quelli che arrivano sul vulcano, in questo caso il Vesuvio.

    www.vesuviolive.it/ultime-notizie/5...eruttive-quali/

    L’uso della radiografia punterà a esplorare le strutture interne nella parte emergente dei vulcani in modo da riconoscere le zone di minore densità, le quali saranno le probabili vie eruttive. Il principio della radiografia muonica è identico a quello dei raggi X utilizzati per il corpo umano. I muoni, particelle elementari simili agli elettroni ma di massa maggiore, possono attraversare rocce spesse un chilometro. In questo caso, la lastra per i raggi X è sostituita dal telescopio muonico, posto alle pendici del vulcano, che rintraccerà la traiettoria dei muoni che attraversano il vulcano provenendo dalla parte opposta e quindi di determinare una mappa del diverso assorbimento.
    La radiografia muonica si avrà solo della parte superiore del vulcano e permetterà così di vedere la sua struttura interna. Per il Vesuvio, la situazione è ancor più complicata poiché le dimensioni del suo cono sono molto elevate. Tale tecnica, non fornisce elementi utili alla previsione di un’eruzione, che invece dipende da fenomeni che avvengono a grande profondità e che sono indagati con altre tecniche. Però può fornire informazioni utili riguardano alle possibili vie di un’eventuale eruzione, migliorando le tecniche di prevenzione.

    Entro ora nella parte principale del mio articolo e non nascondo di farlo con una certa preoccupazione ma con la consapevolezza che quello che sto andando a dire deve essere almeno tenuto in considerazione, e vi invito a leggere MOLTO ATTENTAMENTE, quello che sto per riportare e per scrivere.

    www.asimmetrie.it/component/tags/tag/127-muoni

    www.accastampato.it/2011/05/il-decadimento-proibito/

    L’esperimento Meg (Muone in Elettrone e Gamma) ha come principale obiettivo la ricerca della violazione del sapore leptonico nel rarissimo decadimento del muone in elettrone e fotone (raggio gamma).
    Meg sfrutta un fascio di circa 100 milioni di muoni per secondo, ottenuto facendo incidere su un bersaglio di grafite il fascio di protoni dell’acceleratore del Paul Scherrer Institut a Zurigo, in Svizzera. I muoni hanno vita breve, di circa due milionesimi di secondo, e decadono nella maggior parte dei casi in un elettrone e due neutrini. Per rivelare gli eventuali rarissimi decadimenti in elettrone e fotone, Meg è dotato di rivelatori in grado di misurare contemporaneamente la direzione, l’energia e il tempo di arrivo di queste particelle. Il calorimetro elettromagnetico a xenon liquido, in particolare, equipaggiato con 846 fotomoltiplicatori, permette di rivelare la luce di scintillazione prodotta dai fotoni quando attraversano il mezzo sensibile. Compatibili con lo stesso decadimento, un elettrone e un fotone rivelati in coincidenza temporale sarebbero la prima prova sperimentale di un processo che viola il sapore leptonico. La loro rivelazione dimostrerebbe in modo inconfutabile la necessità di superare il modello standard.

    Andiamo ancora avanti nel mio ragionamento, rimanendo sempre nel campo degli acceleratori di particelle ma parlando ora del loro uso in medicina.
    Seguitemi per cortesia nel ragionamento, il CERN sta per produrre un piccolo iniettore di appena due metri in grado di accelerare protoni (particelle ancora più grandi dei Muoni )in acceleratori di particelle lineari in uso negli ospedali per combattere i tumori.

    Le sue caratteristiche rendono il mini-RFQ un perfetto iniettore per quella che il CERN descrive come "la nuova generazione di acceleratori lineari compatti e ad alta frequenza utilizzati per il trattamento dei tumori con i protoni", anche se le potenziali applicazioni vanno oltre la terapia con adroni. Peso e dimensioni ridotte rendono, infatti, il mini-acceleratore un ottimo strumento per la produzione i isotopi da utilizzare per funzioni di imaging. Peraltro, la produzione d’isotopi direttamente sul posto elimina la necessità di trasportare materiale radioattivo, oltre a dare la possibilità di produrre una gamma più ampia che isotopi.
    Inoltre, il mini-RFQ potrebbe essere in grado di accelerare particelle alfa per appliczioni di radioterapia avanzata, e poiché il dispositivo può essere facilmente trasportato, non è da escludere il suo utilizzo anche in altri campi, come ad esempio per l'analisi di reperti archeologici.

    www.asimmetrie.it/index.php/acceleratori-per-la-salute

    http://it.ibtimes.com/cern-sviluppa-un-min...-tumori-1411490

    Leggendo quanto sopra penso che probabilmente alcuni di Voi siano ora già arrivati alle mie stesse conclusioni.
    Migliorando anno dopo anno la nostra tecnologia, un acceleratore di Particelle di dimensioni non eccessive, che produca un fascio di particelle di Muoni indirizzato contro la caldera di un Vulcano può diventare un’Arma.
    Un vero è proprio Cannone a fasci di particelle di Muoni, in grado artificialmente di sollecitare l’attività di un Vulcano o peggio un supervulcano. E sto pensando allo Yellowstone oppure ai Campi Flegrei per esempio.

    CONSIDERAZIONI MORALI

    E’ giusto rendere nota una cosa del genere? A mio parere assolutamente Sì e vi spiego il perché.
    Innanzitutto questa è un’arma Subdola che potrebbe essere usata da uno Stato e produrre una catastrofe senza che si venga mai a sapere che è stata usata. Conoscendone invece la sua esistenza si potrebbero “sorvegliare” i luoghi, (naturalmente i Vulcani ) contro cui potrebbe essere puntato. L’unica cosa positiva e che il raggio di azione di questo fascio di particelle avendo il Muone una vita brevissima e’ di appena una quindicina di chilometri.
    Non è bellissimo da scrivere, ma il fatto che sia conosciuta da tutti l’esistenza di questa possibilità come per l’utilizzo della Bomba Atomica porterebbe lo stesso equilibrio creatosi fino ad ora e concretizzatosi fortunatamente con il suo mancato uso. Sapendo e avendo più nazioni questa tecnologia nessuna si ardirebbe a usarla andando poi incontro all’ovvia ritorsione dello stato contro cui sia indirizzato un simile attacco.
    Cosa ancora più importante, ho avuto questa “ intuizione” il 15 maggio 2017.
    Non ho la presunzione di pensare che altri dopo di me non la possano avere in futuro, magari tra pochi anni. Soprattutto non ho neanche la presunzione di immaginare chi un giorno possa fare una scoperta del genere.
    Se questa persona il 15 maggio 2027 arrivasse alle mia stesse conclusioni e si chiamasse Adolf Hitler Jr, potrebbe farne un uso ben diverso e ben più tragico di quello che ho deciso di farne io rivelandolo al pubblico. Infine non avendo la presunzione di conoscere il futuro non ho neanche la presunzione di conoscere il passato. Mi assilla una domanda drammatica, se a queste conclusioni qualcuno ci si fosse già arrivato??? Onestamente questa e una cosa probabile.
    Questa possibilità e troppo pericolosa perché sia nascosta e se non rilevata al pubblico potremmo trovarci in futuro ad assistere ad eventi drammatici e come scritto in precedenza senza sapere che sono stati provocati artificialmente. Rendiamoci conto che potrebbe provocare un numero di morti che non voglio immaginare.
    Ho quindi valutato che tra il tenere nascosta la cosa e il renderla pubblica la possibilità meno pericolosa sia la seconda.

    Edited by Giuseppeco. - 7/7/2017, 22:54
     
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  2. nunzia….
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    Accipicchia.
     
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    Purtroppo penso che le mie coclusioni siano corrette
     
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