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Buonasera,
Ho fatto più volte riferimento nel forum ai calcoli Algoritmici usati per la previsione dei terremoti, cerco quindi di spiegarne sommariamente la modalità di utilizzo.
Questo metodo nasce nell'ex Unione Sovietica e i due algoritimi più usati sono il CN dei due scienziati Russi Gabrielov e Keilis-Borok , e l'M8 utilizzato inizialmente per prevedere i terremoti di magnitudo 8 dell'altro scienziato russo Vladimir Kossobokov, e che ora si sta cercando di utilizzare per prevenire terremoti anche di magnitudo inferiore, attualmente l'Italia è tra i paesi che più stanno sperimentando questa metodologia e sono in corso alcune attività di sperimentazione in collaborazione con l'accademia delle scienze russa.
I calcoli algoritmici si basano su quattro sintomi
1) Piccole scosse di terremoto che in una determinata zona sismica diventano più frequenti
2) Che man mano tendono a raggrupparsi nel tempo in sciami
3) Che si verificano simultaneamente in aree distanti di una certa zona sismica
4) Che infine, aumentano d’intensità
Presentano però allo stato due grossi limiti primo tra i quali la troppo vasta zona in cui si può verificare un terremoto vedi link (sostanzialmente nord/centro/sud/ Italia)
www.geoscienze.units.it/esperimento...s-in-italy.html
Secondo dei quali e la grande durata degli allarmi di previsione sismica che può andare da 6 mesi fino anche a due anni, vedasi seguente link per l'allarme in corso di un grande terremoto nel sud Italia
www.geoscienze.units.it/esperimento...ern-region.html
Questa metodologia secondo me potrebbe ancora più valida se si implementasse il punto..
5) Lo studio dei fenomeni geomagnetici e solari
Sono due metodi differenti e sono i due metodi più sondati dalla comunità scientifica chissà che unendoli tra di loro si possa venire un giorno a capo e trovare una soluzione che risparmi tante vite.... -
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Grazie, ottima spiegazione! . -
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Sempre propositivo e positivo. Grazie delle interessanti informazioni. . -
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Ciao, sullo studio delle previsioni sismiche tramite algoritmi voglio fare notare questa frase tratta dalla Prolusione di Giuliano F. Panza Ordinario di Sismologia alla Inaugurazione dell’Anno Accademico 2009-2010 Università degli Studi di Trieste pochi mesi dopo il terremoto dell'Aquila
Il terremoto dell’Aquila del 6 Aprile 2009 L’epicentro del terremoto dell’Aquila del 6 Aprile 2009 è stato localizzato appena fuori (circa 10 km) dalla regione interessata da un allarme a medio termine;formalmente è quindi di un fallimento di previsione. Ciò nondimeno, dal punto di vista della gestione delle calamità, lo scenario di scuotimento associato all’allarme prevede correttamente le intensità macrosismiche osservate in seguito al terremoto, con forti amplificazioni locali in un ampio intervallo spettrale e quindi dannose per varie classi di edifici, in corrispondenza dei sedimenti alluvionali del fiume Aterno.
E voglio collegarla a questa intervista rilasciata nel 2012, tre anni dopo il terremoto dallo stesso professore in un intervista che vi allego
www.laquilablog.it/terremoto-il-pro...one/14137-1110/
se i terremoti non possono essere previsti con precisione, gli imputati hanno invece fornito una previsione; e cioè che nei giorni precedenti il 6 aprile il rischio di terremoto era medio-normale. Personalmente mi auguro che non vadano in prigione. Ma, stando agli atti e in attesa delle motivazioni precise, una sentenza simbolica per il loro comportamento sarebbe senz’altro giustificata. Le porto un esempio recente. Il terremoto che ha colpito il Pollino non è stata una sorpresa, sapevamo che si sarebbe potuto verificare. Nessuno però è stato così avventato da tranquillizzare la popolazione. Dire che i terremoti non sono prevedibili e allo stesso tempo assicurare che non ci sarà una scossa è una contraddizione evidente, ed è quello che è accaduto all’Aquila“.
E vero i terremoti allo stato non possono essere previsti con precisione ma il 6 aprile 2009 all'Aquila era in corso da tempo uno sciame sismico ed era in ogni caso una zona tenuta " sotto osservazione" e rispettava in pieno quattro punti del calcolo di previsione sismica tramite Algoritmi; traggo da Wikipedia:
La scossa della notte del 6 aprile è stata preceduta da una lunga serie di scosse o sciame sismico (foreshocks).
La sequenza si è aperta con una scossa di lieve entità (magnitudo 1,8) il 14 dicembre 2008[4] e poi è ripresa con maggiore intensità il 16 gennaio 2009[11] con scosse inferiori a magnitudo 3.0 per poi protrarsi, con intensità e frequenza lentamente ma continuamente crescente, fino all'evento principale.[12]
Inizialmente, oltre alla zona dell'aquilano, è stata interessata, come epicentro dell'attività, anche la zona di Sulmona (17 e 29 marzo 2009, magnitudo 3,7 e 3,9).
Quello che è accaduto il 6 Aprile, erano tra l'altro i giorni in cui Giuliani con un altro metodo lo studio della fuoriuscita del Radon lanciava l'allarme, con una gestione più attenta prudente e coscienziosa da parte delle autorità avrebbe potuto essere almeno in parte evitato.. -
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Ciao, premettendo che sono consapevole che stai facendo delle ipotesi, volevo chiederti quali erano le zone italiane che rispondono ad oggi a queste 4 caratteristiche: in pratica volevo sapere dove sono i rischi maggiori in questo periodo secondo gli algoritmi da te studiati. Grazie in anticipo... . -
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Giogia ciao, l'universita' di Trieste segnala un allarme per il Sud Italia, vedi il primo link per l'aerea, e poi il secondo aggiornato al primo luglio per l'allarme, purtroppo e un aerea molto vasta
dalla Campania alla Sicilia ed al pubblico una mappa piu delimitata non e disponibile alla consultazione..
http://www.geoscienze.units.it/esperimento...s-in-italy.html
http://www.geoscienze.units.it/esperimento...ern-region.html. -
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Ottimi link grazie! I tuoi post sono molto interessanti, chissà che un po' di qua e un po' di là si riesca a trovare la via maestra per la corretta previsione dei terremoti! A presto e buon lavoro . -
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Bel lavoro giuseppeco.
Io ci credo veramente, le basi ci sono, che fra non molto potremmo avere delle previsioni sicure.
Random, sole, algoritmi ecc, sono studi che si possono integrare ed aiutare l'uno con l'altro.
Invece il più delle volte i ricercatori che trattano questi studi vengono derisi e fatti tacere.
Come al solito ci crederanno le altre nazioni e noi staremo con il naso all'insù e la bocca aperta.
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E bravo Giuseppe, come al solito. Faccio una domanda, da profano: nei link da te richiamati, viene tenuto conto di eventuali epicentri in mare? Se la risposta fosse no, ti chiedo: di quanto aumenterebbe la percentuale di scosse potenzialmente devastanti, comprensive di epicentri in mare (sto ovviamente pensando ai movimenti sempre più frequenti in Adriatico centro-settentrionale)? Ciao e complimenti ancora . -
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Grazie!!! Si in tutte le tre zone in cui e divisa l'Italia viene tenuto conto anche di un eventuale epicentro in mare, nello specifico per l'adriatico centro settentrionale come da relazione di uno studio dell universita di Trieste che allego in pdf
www.google.it/url?sa=t&source=web&c...0YUQ0TkGZUcFSbQ
Edited by giuseppeco - 15/10/2013, 08:21. -
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Posto questo importante e raro filmato di un convegno tenuto del professor Giulio Riga http://www.centrometeoitaliano.it/terremot...ni-finali-3210/ ]sono sei minuti da seguire . -
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Ho trovato questo articolo: http://www.centrometeoitaliano.it/giappone...-due-anni-6351/
Lo scienziato Alexei Liubushin, appartenente all’Università di Fisica della Terra dell’Accademia Russa, prevede entro 2 anni un altro sisma fortissimo
in Giappone.
Non so su cosa si basino le sue previsioni, certo mette un po di inquetudine, pensando alle centrali nucleari...... -
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Ciao come da link che allego anche l'Ingv fa i suoi studi sugli algoritmi applicati alla previsione dei terremoti.. Ovviamente in silenzio e condannando molto duramente invece gli altri ricercatori che cercano di renderli pubblici alla popolazione..
www.annalsofgeophysics.eu/index.php/annals/article/view/4811. -
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E' una cosa disgustosa....quando la scienza non è che un metodo per arricchirsi o altri motivi futili e non una conoscenza messa a disposizione della gente...non serve a niente...
Per tenere così nascosti questi studi mi vieni il dubbio che non siano farina del proprio sacco ma uno scopiazzamento di lavori altrui....
Vergogna............ -
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Ciao. Le mappe del rischio sismico in Italia vanno riformulate. Ammissione fatta anche dalla Protezione Civile. In questo articolo, interessante anche per le chiare spiegazioni e le mappe, si parla della zona Emilia-Romagna e Toscana:
http://www.meteoweb.eu/2014/02/terremoti-p...istiche/259625/.