Algoritmi

Previsione dei terremoti attraverso algoritmi matematici

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  1. Giuseppeco.
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    "Mi posi all'opera piu fiducioso che mai convinto che nulla assolutamente nulla avviene a caso nell'Universo" Raffaele Bendandi

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    Ciao, sullo studio delle previsioni sismiche tramite algoritmi voglio fare notare questa frase tratta dalla Prolusione di Giuliano F. Panza Ordinario di Sismologia alla Inaugurazione dell’Anno Accademico 2009-2010 Università degli Studi di Trieste pochi mesi dopo il terremoto dell'Aquila

    Il terremoto dell’Aquila del 6 Aprile 2009 L’epicentro del terremoto dell’Aquila del 6 Aprile 2009 è stato localizzato appena fuori (circa 10 km) dalla regione interessata da un allarme a medio termine;formalmente è quindi di un fallimento di previsione. Ciò nondimeno, dal punto di vista della gestione delle calamità, lo scenario di scuotimento associato all’allarme prevede correttamente le intensità macrosismiche osservate in seguito al terremoto, con forti amplificazioni locali in un ampio intervallo spettrale e quindi dannose per varie classi di edifici, in corrispondenza dei sedimenti alluvionali del fiume Aterno.

    E voglio collegarla a questa intervista rilasciata nel 2012, tre anni dopo il terremoto dallo stesso professore in un intervista che vi allego

    www.laquilablog.it/terremoto-il-pro...one/14137-1110/

    se i terremoti non possono essere previsti con precisione, gli imputati hanno invece fornito una previsione; e cioè che nei giorni precedenti il 6 aprile il rischio di terremoto era medio-normale. Personalmente mi auguro che non vadano in prigione. Ma, stando agli atti e in attesa delle motivazioni precise, una sentenza simbolica per il loro comportamento sarebbe senz’altro giustificata. Le porto un esempio recente. Il terremoto che ha colpito il Pollino non è stata una sorpresa, sapevamo che si sarebbe potuto verificare. Nessuno però è stato così avventato da tranquillizzare la popolazione. Dire che i terremoti non sono prevedibili e allo stesso tempo assicurare che non ci sarà una scossa è una contraddizione evidente, ed è quello che è accaduto all’Aquila“.

    E vero i terremoti allo stato non possono essere previsti con precisione ma il 6 aprile 2009 all'Aquila era in corso da tempo uno sciame sismico ed era in ogni caso una zona tenuta " sotto osservazione" e rispettava in pieno quattro punti del calcolo di previsione sismica tramite Algoritmi; traggo da Wikipedia:

    La scossa della notte del 6 aprile è stata preceduta da una lunga serie di scosse o sciame sismico (foreshocks).

    La sequenza si è aperta con una scossa di lieve entità (magnitudo 1,8) il 14 dicembre 2008[4] e poi è ripresa con maggiore intensità il 16 gennaio 2009[11] con scosse inferiori a magnitudo 3.0 per poi protrarsi, con intensità e frequenza lentamente ma continuamente crescente, fino all'evento principale.[12]

    Inizialmente, oltre alla zona dell'aquilano, è stata interessata, come epicentro dell'attività, anche la zona di Sulmona (17 e 29 marzo 2009, magnitudo 3,7 e 3,9).


    Quello che è accaduto il 6 Aprile, erano tra l'altro i giorni in cui Giuliani con un altro metodo lo studio della fuoriuscita del Radon lanciava l'allarme, con una gestione più attenta prudente e coscienziosa da parte delle autorità avrebbe potuto essere almeno in parte evitato.
     
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17 replies since 7/10/2013, 19:20   496 views
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